La sacerdotessa e lo stregone

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  1. Aldrein
     
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    Mi ignorò per un po'. Sembrava seccata. Alla fine si presentò e mi porse la mano. E commentò aspramente il mio complimento. Non era la ragazza da approcciare in quella maniera dunque. Il mio candido sorriso non si incrinò, anzi. Finalmente pareva una ragazza che non mi sarebbe venut dietro giusto dopo un paio di moine. Le presi comunque la mano, con delicatezza, e la baciai. Ci tenevo a lasciare comunque una certa impressione di me. Una volta indossata una maschera bisognava essere coerenti.
    Mi inginocchiai di fianco a lei e posai per terra la sacca che mi aveva lanciato prima.

    -Gradisci una mano a lavare quei vestiti?-

    Domandai gentilmente. Intanto le sue mani vennero coperte da un'ombra estremamente familiare. Guardai verso il cielo e vidi la mia candida aquila calare lentamente con qualcosa in bocca. Atterrò sulle pietre in riva al fiume e posò un falco morto. E iniziò a mangiare. Guardai le macchie rosse che macchiavano il suo piumaggio candido, il becco e gli artigli che ormai erano divenuti vermigli.

    -Complimenti, bel pasto ti sei trovata.-

    E, come sempre quando c'era qualcun'altro, Nieve rimase in silenzio a nutrirsi del povero falchetto.
     
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43 replies since 29/8/2011, 23:08   452 views
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